Un pozzo per N'Tintiry in Mali

Mali
Contesto generale
Il Mali è uno stato di 1’240.142 km², la sua popolazione è stimata a circa 21 milioni di abitanti secondo le ultime statistiche del 2019 (populationdata.net), la sua capitale è Bamako. Il Mali fa parte dell'Africa occidentale ed è situato all'interno e senza sbocchi sul mare.
Il Mali è tra i paesi più poveri al mondo.
Il Mali confina a nord con l'Algeria, ad est con il Niger, a sud con il Burkina Faso e la Costa d'Avorio, a sud-ovest con la Guinea e ad ovest con il Senegal e la Mauritania.
La crescita demografica della popolazione è del 3,36%.
La speranza di vita è di 58 anni
Il tasso di natalità è di 38,70 %
L’indice di fecondità è di 6, 20 bambini per donna
Il tasso di mortalità infantile è di 74,80 %
Il tasso di alfabetizzazione è di 31 %
Nel paese vivono diverse etnie: Bambara, Malinké, Diula, Mossi, Bobo, Minianka, Sarakolè, Songhaï, Dogon, Bozo, Peuhl, Tuareg e Maure.
L'agricoltura occupa più del 75% della popolazione attiva. Il cotone costituisce la prima coltura di esportazione.
L'industria estrattiva riguarda il fosfato, il marmo, il caolino e l'oro che è diventato il primo prodotto di esportazione del paese. Attualmente, il Mali è al terzo posto in Africa dopo il Sudafrica e il Ghana.
Il clima maliano è caratterizzato da tre stagioni:
  • Una stagione secca da marzo a giugno.
  • Una stagione piovosa o invernale da giugno a settembre.
  • Una stagione intermedia o fredda da ottobre a febbraio con un vento sahariano chiamato l'Harmattan.
Il paese vive in una situazione di instabilità dal 2012. I conflitti tra diversi gruppi di jihadisti hanno provocato migliaia di morti e sfollati interni ed esterni. Da allora la mancanza di sicurezza ha impoverito maggiormente le popolazioni e creato tensioni tra le diverse etnie e tra agricoltori e allevatori.
Nell’agosto 2020 il paese ha conosciuto il rovesciamento del governo da parte di una giunta militare.
La regione di Sikasso e il circondario di Kolondiéba dove si trova il villaggio di N’Tintiry.
Situato a Sikasso nel centro della terza regione amministrativa del Mali, il circondario di Kolondiéba copre una superficie di 92'000 km². Confina a nord con i comuni rurali di Koumantou e Zantièbougou (circondario di Bougouni) a sud con la Repubblica della Costa d'Avorio e a est con i comuni rurali di Zagnèna e Milo (circolo di Bougouni).
Stimata a 143’202 abitanti, la popolazione di Kolondiéba è composta essenzialmente da Bambara e Senufo a Kadiana, da Peulh sedentari nel Falala e da Sarakolè commercianti nei capoluoghi amministrativi.
Il circondario di Kolondiéba comprende 12 comuni e 204 villaggi dei quali fa parte il villaggio di N’Tintiry.

N’Tintiry
Il villaggio di N’Tintiry è composto da una popolazione di circa 3'500 abitanti. Il villaggio si trova in una zona di difficile accesso e non asfaltata. La strada cambia direzione durante e dopo ogni stagione piovosa.
La popolazione del villaggio è povera e la maggior parte dei bambini soffre di malnutrizione.  Le attività sono l’agricoltura di sussistenza, l’allevamento, il raccolto dei frutti nella foresta e del miele. I frutti raccolti sono il karité e il néré che è una pianta presente in tutte le savane africane, si riconosce soprattutto per i frutti che sono lunghi baccelli contenenti numerosi semi neri ricoperti di polpa gialla.
Tradizionalmente utilizzato come aroma di condimento dei pasti - comunemente chiamato "Soumbara" ottenuto dopo la trasformazione dei suoi semi, ha anche proprietà medicinali.
Nei campi la popolazione semina e raccoglie maïs, miglio, sorgo, fonio (cereale privo di glutine, ricco di proteine, fibre e sali minerali) e infine, il riso. I raccolti sono spesso insufficienti per l’alimentazione della popolazione a causa della carenza dei mezzi di lavorazione della terra e i rischi dei cambiamenti climatici che durano da anni provocando dei periodi di siccità alternati ad inondazioni.
Inoltre, il villaggio conta una scuola mal equipaggiata, un centro di salute senza materiale sanitario ne medicamenti e l’accesso all’acqua potabile è carente.
Esistono due punti d’acqua piovana che si prosciugano dopo la stagione delle piogge e un altro pozzo di 50 metri di profondità senza protezione ne norme di igiene.
Questa situazione genera tante malattie come la diarrea, il colera, schistosomiasi, il tifo e il verme di Guinea.
Nel villaggio c'è anche una scuola poco attrezzata, un centro sanitario poco funzionale e una grande mancanza di attrezzature sanitarie e di medicinali. Molti bisogni sanitari della popolazione rimangono scoperti a causa della mancanza di accesso ai servizi sanitari di base, come la vaccinazione dei bambini, il parto, la sensibilizzazione contro le malattie infettive e trasmissibili, ecc.
Per poter lottare contro la povertà, la malnutrizione e le malattie, il villaggio di N’Tintiry deve avere una fonte di acqua potabile. S’intente scavare un pozzo di grande dimensione, l’installazione di un castello d’acqua munito di pannelli solari tramite il quale sarà costruita una fontana nel villaggio con dei rubinetti.
Il progetto sarà un primo passo al quale seguiranno altre attività al fine di permettere alla popolazione un’alimentazione sana, ed una scolarizzazione adeguata sia ai bambini che alle ragazzine, spesso destinate ai matrimoni precoci o ai lavori domestici.

Lo scavo del pozzo avrà come Obiettivi specifici
  • Permettere alla popolazione di N’Tintiry di avere accesso all’acqua potabile;
  • Promuovere l'autosufficienza alimentare della comunità, attraverso l'allevamento, l'agricoltura e l'orticoltura;
  • Fornire alla popolazione un modo per prevenire le diverse malattie soprattutto diarroiche causate dal consumo dell’acqua non potabile;
  • Responsabilizzare la popolazione beneficiaria di questo intervento.
Risultati attesi
  • Accesso all’acqua potabile per tutti gli abitanti di N’Tintiry;
  • Diminuzione delle malattie e della loro diffusione;
  • Diminuzione della mortalità infantile;
  • Aumento dell’igiene generale della comunità;
  • Realizzazione di attività agricole e di allevamento;
  • Stabilità alimentare per tutta la popolazione;
  • Aumento delle attività generatrici di reddito.
Il progetto risponde all’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile:
Obiettivo 6: Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienici per tutti
6.1: l’accesso universale ed equo all'acqua potabile che sia sicura ed economica per tutti, grazie a questo obiettivo possiamo: sradicare la povertà in tutte le sue forme e ovunque nel mondo; obiettivo 1, Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare l’alimentazione e promuovere l’agricoltura sostenibile; obiettivo 2, Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.

Attività
  • Il progetto è un'iniziativa di Il Caffè, Radio 3i e Tessiner Zeitung, che hanno effettuato una campagna di raccolta fondi su giornali e televisione. Grazie alla massiccia risposta di lettori è stato possibile dar seguito al progetto.
  • La società Yandalux è stata selezionata e incaricata per la realizzazione del pozzo, delle sue attrezzature, del monitoraggio e della formazione della popolazione. yandalux.com
  • La realizzazione del pozzo ammonta a CHF 17'033.20.
  • Gli studi idrogeologici determineranno due o tre possibili luoghi per la futura perforazione. Una volta determinata la posizione della trivellazione, il lavoro può iniziare.
  • Nel frattempo, la comunità del villaggio procederà a votare un comitato di gestione. I membri del comitato di gestione saranno formati per mantenere il pozzo e l'area intorno alla fontana puliti secondo le norme igieniche, e sarà fornita una formazione tecnica e finanziaria per la creazione di una cassa per l'acqua.

L'attenzione si concentra principalmente sugli aspetti igienici e sanitari. Specifica il ruolo e la funzione dei membri dei comitati di gestione, presidente, segretario/a, tesoriere/a e riparatore/trice incaricato/a della manutenzione ordinaria. Viene prodotta una tabella completa dei nomi dei membri dei comitati di gestione del villaggio. Viene fatto un rapporto preciso e dettagliato sulla creazione della cassa per la gestione dell'acqua e sul contributo della popolazione al pagamento dell'acqua. Il documento sarà consegnato a “Forages Mali” e al Comune che precisa le modalità di partecipazione dei villaggi. Un comitato di gestione ben addestrato è un grande passo verso una struttura ben gestita.
Il responsabile della sensibilizzazione della popolazione e della formazione del comitato di gestione è il sig. Alassane Traoré, tecnico sanitario.
  • Inoltre, lo sforzo sarà dedicato alla sensibilizzazione della popolazione in termini di igiene. Saranno comunicate agli abitanti del villaggio delle raccomandazioni sul trasporto dell'acqua e la sua conservazione (in un contenitore chiuso) per preservarne la potabilità.
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