Micro impresa di trasformazione delle materie prime alimentari a Zinder
NigerData Inizio
2008
Stato del Progetto
ATTIVO
Beneficiari
Le donne del comune II di Zinder, le loro famiglie e la popolazione della città nel complesso
Budget raggiunto dal 2008 al 2019
CHF 114'343.35
Fondi
Zinder, chiamata anche Damagaram, è la seconda città del Niger, facente parte del dipartimento di Mirriah e capoluogo della regione omonima, la sua popolazione è stimata a più di 600'000 nel centro città e oltre 2.5 milioni in tutta l’area di Zinder.
Zinder si trova a 850 km dalla capitale Niamey e a solo 170 km da Kano, Nigeria. Zinder ha il più alto tasso di malnutrizione acuta in Niger. Le donne rappresentano più della metà della popolazione tuttavia, le loro condizioni sono di estrema povertà e vulnerabilità. Esistono disparità tra uomini e donne in campo giuridico e in tutti i settori: accesso alle risorse produttive, occupazione, sanità, istruzione, ecc., situazione che impedisce alle donne e alle ragazze di accedere ad una formazione e ad una crescita economica che permetta loro una stabilità finanziaria.
Inoltre, la regione fa fronte anche alle esigenze di reinserimento socioeconomico dei migranti rimpatriati dall’Algeria, stimati a 9’833 persone, di cui 3’312 minori, pari a 6’470 famiglie (questo solo nel 2016). La maggior parte di questi migranti è costituito da cittadini del dipartimento di Kantché (fa parte di Matamey che è una zona rurale di Zinder). Da non dimenticare le popolazioni fuggite dagli attacchi di Boko Haram in Nigeria.
La regione di Zinder subisce i danni delle inondazioni ricorrenti che negli ultimi anni hanno distrutto diverse abitazioni e raccolti; essa è perciò estremamente vulnerabile sul piano agricolo e di conseguenza su quello pastorale.
Giustificazione del progetto
La micro impresa di trasformazione delle materie prime alimentari a Zinder è nata per dare un’attività generatrice di reddito alle donne bisognose della città.
A Zinder l’agricoltura si organizza attorno alle “pozze “: si tratta di grandi pozzanghere che si riempiono di acqua durante la stagione delle piogge. Esse permettono la coltura del miglio e l’orticoltura (pomodori, cipolle, insalata,) Gli alimenti durante il periodo di raccolta sono sufficienti, ma nel periodo secco il tutto diventa scarso e i prezzi aumentano. Questo significa che l’equilibrio è molto instabile. Se le precipitazioni sono insufficienti durante il periodo delle piogge o se le cavallette pellegrine si abbattono sulle colture come nel 2005, la situazione diventa grave: centinaia di migliaia di persone sono in grandi difficoltà e i bambini pagano un pesante tributo di fame.
La creazione di un centro di trasformazione delle materie prime alimentari, si inserisce in un progetto di lotta contro la povertà più ampio e complesso, elaborato da AOREP a Zinder, in Niger.
Questa struttura del progetto generale è stata ideata secondo una logica d’urgenza d’intervento. Il problema prioritario da risolvere a Zinder è quello della fame, conseguenza ineluttabile dell’estrema povertà nella quale vive il paese. L’avvio di un’attività commerciale e di programmi di alfabetizzazione, per quanto fondamentali per lo sviluppo della comunità, si implementano nel lungo termine.
Il primo intervento fatto da AOREP a Zinder, risale al 2005 con la distribuzione di diverse tonnellate di cibo. Nel 2007, dopo un accurato studio di fattibilità, si è avviato l’indirizzo di microcredito rivolto ad una comunità di donne. Nel 2008 si è avviato il secondo indirizzo per la creazione del centro di trasformazione di materie prime alimentari.
Descrizione del progetto
Obiettivi
SECONDA FASE
Ristrutturazione e rilancio del centro di trasformazione di materie prime alimentari per le donne a Zinder
Breve riassunto del progetto
Il centro di trasformazione di materie prime alimentari è stato creato nel 2008 per permettere a donne in difficoltà di avere una formazione e un reddito grazie alle diverse attività del centro.
Nel centro vengono trasformati miglio, sorgo, maïs, arachidi e prodotti diversi tipi di alimenti locali. Inoltre, le donne hanno iniziato a produrre dei dolci locali, dei cosmetici, del sapone e del sapone liquido. Un gruppo di donne dopo aver seguito una formazione, si occupa della confezione di abiti destinati soprattutto ai bambini.
AOREP ha avuto il suo primo approccio con la popolazione del Niger e la sua realità nel 2005 durante la crisi alimentare che ha provocato più di 800'000 morti a causa dell’invasione delle cavallette. Zinder era tra le città dove allora AOREP aveva operato. Il tasso di povertà è elevato, il tasso di malnutrizione tra la popolazione, soprattutto tra i bambini, è allarmante.
Una delle attività realizzate sul posto è il centro di trasformazione di materie prime alimentare per le donne che si trova nel comune II, che è il più povero della città. Nel 2008 il comune ha donato il terreno di 800 m² per permetterne l’edificazione. Con le costruzioni, l’equipaggiamento con macchinari vari, l’introduzione dell’acqua e dell’elettricità, il centro di trasformazione ha iniziato a funzionare nel 2009.
Il centro era composto da:
Il centro ha iniziato le attività di trasformazione con, oltre al responsabile, 7 donne e due uomini; il mugnaio e il guardiano. Si trasformano il maïs, il miglio in farina, il cuscus e la semola per la bouillie (si tratta di una pasta densa che si usa per la colazione con aggiunta di latte o con diverse salse per i pasti). Si trasforma anche l’arachide in olio, tourteau e tutti i residui dei prodotti dei cereali e legumi che vengono venduti come mangime per animali.
Il centro ha avuto più di 80 donne impegnate nelle diverse attività. Tuttavia, la cattiva gestione di tre responsabili ha rallentato le attività.
Nel 2010 AOREP ha firmato una convenzione con Ministero della promozione della donna e della protezione dell’infanzia e nel 2012 con il Dipartimento locale della promozione della donna e della protezione dell’infanzia alfine di far gestire il centro da una persona competente e formata nella trasformazione di materie prime.
La prima direttrice fornitaci dal Dipartimento della promozione della donna e della protezione dell’infanzia di Zinder non aveva la capacità gestionali necessarie e nel 2018 è stata sostituita da una collega che ora gestisce il centro.
Nel centro vengono coinvolte le donne che vivono situazioni particolarmente difficili, quali vedove, divorziate, anziane, ragazze-madri e donne con mariti disoccupati o disabili che sono sole a mantenere i figli, oppure giovani ragazze che cercano di uscire da condizioni estreme.
Nel centro di trasformazione di materie prime alimentari attualmente lavorano 36 donne che con il reddito ricavato mantengono le loro famiglie. Ogni donna ha in media 5 o più bambini cui provvedere.
Questa considerazione sull’alimentazione e la sua qualità è giustificata dal fatto che sono le madri a prendersi a carico i bambini; di conseguenza, se le mamme hanno un reddito, i bambini potranno mangiare a sufficienza e le famiglie avranno la possibilità d’acquistare materie prime a basso costo, il che permetterà loro di nutrirsi a sufficienza.
Partner locali
Il progetto ha dimostrato di essere sostenibile negli anni, tuttavia ha avuto dei responsabili che hanno mal gestito il centro di trasformazione di materie prime, senza tener conto della situazione delle donne che vi lavorano.
La sostenibilità del centro è dimostrata dal fatto che se il centro è gestito, come attualmente, con efficienza e professionalità e se vi è la possibilità di rinnovare la struttura e d’acquistare del materiale lo stesso potrà divenire autosufficiente.
AGENDA 2030: OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE
Il primo Obiettivo che tocca questo progetto è il 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e le ragazze.
Le donne nel centro hanno inoltre la possibilità di seguire dei corsi di formazione in diverse attività di trasformazione e alfabetizzazione e questo permetterà loro di acquisire maggiori competenze in ambito economico e nella vita sociale.
Obiettivo 2: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare l’alimentazione
(obiettivo 3) È attestato che l’istruzione e la sicurezza alimentare incidono sul successo dei programmi in ambito sanitario.
Siccome il reddito ottenuto dal progetto darà la possibilità alle donne di poter sfamare in modo dignitoso le proprie famiglie anche i fattori alimentazione e salute sono presi in considerazione dal progetto centro trasformazione materie prime alimentari.
2008
Stato del Progetto
ATTIVO
Beneficiari
Le donne del comune II di Zinder, le loro famiglie e la popolazione della città nel complesso
Budget raggiunto dal 2008 al 2019
CHF 114'343.35
Fondi
- Fondazione RR
- Cancelleria dello Stato
- Comune di Lugano
- OCST (Coordinamento Donna Lavoro)
- AOREP
- Comune II di Zinder
- Prefettura
- Ministero della promozione della donna
- Direzione della popolazione, promozione della donna e protezione dell’infanzia di Zinder
Zinder, chiamata anche Damagaram, è la seconda città del Niger, facente parte del dipartimento di Mirriah e capoluogo della regione omonima, la sua popolazione è stimata a più di 600'000 nel centro città e oltre 2.5 milioni in tutta l’area di Zinder.
Zinder si trova a 850 km dalla capitale Niamey e a solo 170 km da Kano, Nigeria. Zinder ha il più alto tasso di malnutrizione acuta in Niger. Le donne rappresentano più della metà della popolazione tuttavia, le loro condizioni sono di estrema povertà e vulnerabilità. Esistono disparità tra uomini e donne in campo giuridico e in tutti i settori: accesso alle risorse produttive, occupazione, sanità, istruzione, ecc., situazione che impedisce alle donne e alle ragazze di accedere ad una formazione e ad una crescita economica che permetta loro una stabilità finanziaria.
Inoltre, la regione fa fronte anche alle esigenze di reinserimento socioeconomico dei migranti rimpatriati dall’Algeria, stimati a 9’833 persone, di cui 3’312 minori, pari a 6’470 famiglie (questo solo nel 2016). La maggior parte di questi migranti è costituito da cittadini del dipartimento di Kantché (fa parte di Matamey che è una zona rurale di Zinder). Da non dimenticare le popolazioni fuggite dagli attacchi di Boko Haram in Nigeria.
La regione di Zinder subisce i danni delle inondazioni ricorrenti che negli ultimi anni hanno distrutto diverse abitazioni e raccolti; essa è perciò estremamente vulnerabile sul piano agricolo e di conseguenza su quello pastorale.
Giustificazione del progetto
La micro impresa di trasformazione delle materie prime alimentari a Zinder è nata per dare un’attività generatrice di reddito alle donne bisognose della città.
A Zinder l’agricoltura si organizza attorno alle “pozze “: si tratta di grandi pozzanghere che si riempiono di acqua durante la stagione delle piogge. Esse permettono la coltura del miglio e l’orticoltura (pomodori, cipolle, insalata,) Gli alimenti durante il periodo di raccolta sono sufficienti, ma nel periodo secco il tutto diventa scarso e i prezzi aumentano. Questo significa che l’equilibrio è molto instabile. Se le precipitazioni sono insufficienti durante il periodo delle piogge o se le cavallette pellegrine si abbattono sulle colture come nel 2005, la situazione diventa grave: centinaia di migliaia di persone sono in grandi difficoltà e i bambini pagano un pesante tributo di fame.
La creazione di un centro di trasformazione delle materie prime alimentari, si inserisce in un progetto di lotta contro la povertà più ampio e complesso, elaborato da AOREP a Zinder, in Niger.
Questa struttura del progetto generale è stata ideata secondo una logica d’urgenza d’intervento. Il problema prioritario da risolvere a Zinder è quello della fame, conseguenza ineluttabile dell’estrema povertà nella quale vive il paese. L’avvio di un’attività commerciale e di programmi di alfabetizzazione, per quanto fondamentali per lo sviluppo della comunità, si implementano nel lungo termine.
Il primo intervento fatto da AOREP a Zinder, risale al 2005 con la distribuzione di diverse tonnellate di cibo. Nel 2007, dopo un accurato studio di fattibilità, si è avviato l’indirizzo di microcredito rivolto ad una comunità di donne. Nel 2008 si è avviato il secondo indirizzo per la creazione del centro di trasformazione di materie prime alimentari.
Descrizione del progetto
- Alfabetizzazione di base per le donne.
Grazie al corso di alfabetizzazione le donne possono acquisire maggiore professionalità nello svolgimento della propria attività. Formazione delle donne nella lettura e nel calcolo. - Microcredito: 112 donne hanno beneficiato del microcredito, il progetto tuttavia non ha dato buoni risultati a causa del contesto culturale e sociale.
- Micro impresa di trasformazione delle materie prime alimentari per le donne- La costruzione di un centro di trasformazione delle materie prime alimentari equipaggiato con dei macchinari per insegnare le tecniche di essicazione di legumi e di ortaggi, di trasformazione di arachidi in olio e sapone e di creazione di conserve alimentari.
Obiettivi
- Accogliere, alfabetizzare e formare professionalmente le donne bisognose
- Insegnare le tecniche di conservazione delle derrate alimentali in modo da prevenire il problema della scarsità durante il periodo di siccità
- Dare un’attività remunerativa alle donne
- Permettere di vendere i prodotti locali e migliorare il reddito dei piccoli produttori agricoli, a prezzo accessibile a tutta la popolazione
SECONDA FASE
Ristrutturazione e rilancio del centro di trasformazione di materie prime alimentari per le donne a Zinder
Breve riassunto del progetto
Il centro di trasformazione di materie prime alimentari è stato creato nel 2008 per permettere a donne in difficoltà di avere una formazione e un reddito grazie alle diverse attività del centro.
Nel centro vengono trasformati miglio, sorgo, maïs, arachidi e prodotti diversi tipi di alimenti locali. Inoltre, le donne hanno iniziato a produrre dei dolci locali, dei cosmetici, del sapone e del sapone liquido. Un gruppo di donne dopo aver seguito una formazione, si occupa della confezione di abiti destinati soprattutto ai bambini.
AOREP ha avuto il suo primo approccio con la popolazione del Niger e la sua realità nel 2005 durante la crisi alimentare che ha provocato più di 800'000 morti a causa dell’invasione delle cavallette. Zinder era tra le città dove allora AOREP aveva operato. Il tasso di povertà è elevato, il tasso di malnutrizione tra la popolazione, soprattutto tra i bambini, è allarmante.
Una delle attività realizzate sul posto è il centro di trasformazione di materie prime alimentare per le donne che si trova nel comune II, che è il più povero della città. Nel 2008 il comune ha donato il terreno di 800 m² per permetterne l’edificazione. Con le costruzioni, l’equipaggiamento con macchinari vari, l’introduzione dell’acqua e dell’elettricità, il centro di trasformazione ha iniziato a funzionare nel 2009.
Il centro era composto da:
- Sale per i macchinari
- Sala di esposizione
- Magazzino
- Cucina
- Hangar
- Spogliatoi e toilette
- Amministrazione
- Casa per il guardiano
- Una macchina per le arachidi
- Un trasformatore (sfruttando l’energia cinetica generata dal mulino il trasformatore produce l’energia necessaria per alimentare il congelatore e la macchina per le arachidi);
- Una scorticatrice;
- Gli imballaggi (sacchetti di plastica) per i succhi e il ghiaccio;
- L’arredamento essenziale: tavolo, sedie, fornelli a gas, secchi, mestoli, ecc.
Il centro ha iniziato le attività di trasformazione con, oltre al responsabile, 7 donne e due uomini; il mugnaio e il guardiano. Si trasformano il maïs, il miglio in farina, il cuscus e la semola per la bouillie (si tratta di una pasta densa che si usa per la colazione con aggiunta di latte o con diverse salse per i pasti). Si trasforma anche l’arachide in olio, tourteau e tutti i residui dei prodotti dei cereali e legumi che vengono venduti come mangime per animali.
Il centro ha avuto più di 80 donne impegnate nelle diverse attività. Tuttavia, la cattiva gestione di tre responsabili ha rallentato le attività.
Nel 2010 AOREP ha firmato una convenzione con Ministero della promozione della donna e della protezione dell’infanzia e nel 2012 con il Dipartimento locale della promozione della donna e della protezione dell’infanzia alfine di far gestire il centro da una persona competente e formata nella trasformazione di materie prime.
La prima direttrice fornitaci dal Dipartimento della promozione della donna e della protezione dell’infanzia di Zinder non aveva la capacità gestionali necessarie e nel 2018 è stata sostituita da una collega che ora gestisce il centro.
Nel centro vengono coinvolte le donne che vivono situazioni particolarmente difficili, quali vedove, divorziate, anziane, ragazze-madri e donne con mariti disoccupati o disabili che sono sole a mantenere i figli, oppure giovani ragazze che cercano di uscire da condizioni estreme.
Nel centro di trasformazione di materie prime alimentari attualmente lavorano 36 donne che con il reddito ricavato mantengono le loro famiglie. Ogni donna ha in media 5 o più bambini cui provvedere.
Beneficiari diretti e indiretti
- 36 donne che attualmente lavorano nel centro di trasformazione sono le beneficiarie del progetto con le loro famiglie. Ogni donna ha in media 5 o più bambini che deve mantenere. La maggiore parte di queste donne sono vedove, divorziate, ripudiate o sole perché i loro mariti sono altrove alla ricerca di lavoro oppure hanno un marito andicappato.
- I beneficiari indiretti sono tutti i membri delle loro famiglie allargate che esistono in tutta l’Africa subsahariana. Ogni famiglia accoglie in media 20 persone a carico. Inoltre, i beneficiari indiretti sono anche i fornitori di prodotti di base, e piccoli agricoltori e i venditori locali che vendono le materie prime trasformate, pomate e altro del centro ricavando un margine minimo dalla vendita che sono in maggioranza donne.
Questa considerazione sull’alimentazione e la sua qualità è giustificata dal fatto che sono le madri a prendersi a carico i bambini; di conseguenza, se le mamme hanno un reddito, i bambini potranno mangiare a sufficienza e le famiglie avranno la possibilità d’acquistare materie prime a basso costo, il che permetterà loro di nutrirsi a sufficienza.
Partner locali
- Ministero della promozione della donna e la protezione dell’infanzia;
- Dipartimento della promozione della donna e la protezione dell’infanzia di Zinder;
- Ministero dell’insegnamento elementare, dell’alfabetizzazione, della promozione delle lingue nazionali e dell’educazione civica;
- Comune II di Zinder.
- La diminuzione del livello di povertà;
- Il miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie e della comunità in generale;
- Il rafforzamento delle capacità manageriali delle donne tramite il raggiungimento di un’indipendenza operativa e finanziaria;
- La creazione di una situazione favorevole allo sviluppo,
Il progetto ha dimostrato di essere sostenibile negli anni, tuttavia ha avuto dei responsabili che hanno mal gestito il centro di trasformazione di materie prime, senza tener conto della situazione delle donne che vi lavorano.
La sostenibilità del centro è dimostrata dal fatto che se il centro è gestito, come attualmente, con efficienza e professionalità e se vi è la possibilità di rinnovare la struttura e d’acquistare del materiale lo stesso potrà divenire autosufficiente.
AGENDA 2030: OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE
Il primo Obiettivo che tocca questo progetto è il 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e le ragazze.
- Garantire piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale in ambito politico, economico e della vita pubblica.
- Avviare riforme per dare alle donne uguali diritti di accesso alle risorse economiche così come alla titolarità e al controllo della terra e altre forme di proprietà, ai servizi finanziari, eredità e risorse naturali, in conformità con le leggi nazionali.
- Adottare e intensificare una politica sana ed una legislazione applicabile per la promozione della parità di genere e l'emancipazione di tutte le donne e bambine, a tutti i livelli.
Le donne nel centro hanno inoltre la possibilità di seguire dei corsi di formazione in diverse attività di trasformazione e alfabetizzazione e questo permetterà loro di acquisire maggiori competenze in ambito economico e nella vita sociale.
Obiettivo 2: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare l’alimentazione
(obiettivo 3) È attestato che l’istruzione e la sicurezza alimentare incidono sul successo dei programmi in ambito sanitario.
Siccome il reddito ottenuto dal progetto darà la possibilità alle donne di poter sfamare in modo dignitoso le proprie famiglie anche i fattori alimentazione e salute sono presi in considerazione dal progetto centro trasformazione materie prime alimentari.
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