Palestina
Stato
Il territorio della Palestina è situato sulle coste orientali del Mediterraneo e confina con il Libano a Nord e con la penisola del Sinai a Sud.
La Palestina era una delle terre più fiorenti del Vicino Oriente con un’economia sviluppata in tutte le città costiere. Il benessere dalle coste raggiungeva i villaggi interni.
Per i palestinesi la situazione è cambiata drasticamente a partire dal 1948, con l’inizio del conflitto israelo-palestinese; un conflitto che rende le condizioni di vita della popolazione palestinese molto precarie.


Striscia di Gaza
La Striscia di Gaza confina con Israele, Egitto e il Mar Mediterraneo.
Egitto e Israele hanno chiuso in gran parte le loro frontiere con Gaza attraverso dei muri di cemento e del filo spinato.
La Striscia di Gaza è la zona maggiormente colpita dagli attacchi, le aggressioni e le privazioni continue. Le strutture di Gaza (scuole, ospedali, centrali elettriche e d’alimentazione, acquedotti, etc.) sono distrutte o gravemente danneggiate. Oggi Gaza può essere definita una prigione a cielo aperto.

Popolazione
Attualmente, a Gaza non è garantita la sicurezza alimentare e l’acqua potabile, l’approvvigionamento medico è precario, la disoccupazione è molto elevata e quasi la totalità della popolazione dipende dall’aiuto umanitario.
La situazione è ormai instabile da anni. I cittadini di Gaza non hanno accesso alle istituzioni che s’impegnano per il rispetto dei diritti umani o per lo sviluppo della società nel segno della dignità umana.
La loro situazione è ulteriormente peggiorata in seguito all’assedio delle FOI (Forze di Occupazione Israeliana) e al blocco dei confini. Gaza è stata isolata oltre che per via terrestre anche via mare. Navi da guerra israeliane sono pronte a colpire qualunque imbarcazione provi ad uscire dalle tre miglia marine concesse ai palestinesi.
L’entrata e l’uscita dal paese per gli abitanti sono molto limitate. È difatti quasi impossibile attraversare il valico internazionale di Rafah che porta all’Egitto: l’unica possibilità di accesso alla Striscia di Gaza senza passare da Israele.
La mancanza di strutture sanitarie specializzate costringe i palestinesi a passare dal valico di Beit Hanoun per raggiungere Israele e la Cisgiordania, ma questo valico resta quasi sempre chiuso. Vengono concessi con limitazione i permessi ai malati bisognosi, tanto che molti si vedono negato l’accesso e sono costretti a rinunciare rischiando di morire sul posto.
I bambini nascono in condizioni primitive, senza acqua e senza elettricità e per questo ne muoiono molti. Inoltre, i bambini vivono tante situazioni traumatiche causate dalla guerra e diversi di loro riportano delle conseguenze psicologiche.

Economia
A partire dal 28 ottobre 2007, il governo israeliano ha dichiarato Gaza “entità ostile” ed ha imposto un blocco terrestre, aereo e marittimo che ha sensibilmente ridotto l’importazione di prodotti. Il volume delle merci che Israele lascia entrare a Gaza è un quarto del flusso precedente al blocco.
Il blocco è stato criticato dal allora Segretario generale dell’ONU Ban Ki-Moon e dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite perché è contrario alla risoluzione 1860 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite approvata l’8 gennaio 2009.
L’economia della Palestina è inoltre fortemente penalizzata dalle sanzioni economiche imposte da Israele.
L’impotente politica interna non è riuscita ad apportare alcun miglioramento. Le organizzazioni internazionali hanno rilevato una situazione di “non-sviluppo” nella Striscia di Gaza.
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